Si è conclusa oggi la quinta edizione del Convegno di Senologia, un evento di grande rilievo nel panorama medico-scientifico italiano, organizzato dall’Ospedale Cottolengo di Torino.
“L’appuntamento quest’anno,” – sottolinea Eugenio Zanon, responsabile scientifico del convegno – “aveva l’obiettivo di fissare un momento di confronto tra i vari esperti coinvolti nella gestione della persona che sviluppa una patologia mammaria. Abbiamo scelto di invitare i rappresentanti delle breast unit piemontesi per confrontare la situazione della nostra regione con le testimonianze di esperti nazionali e internazionali della diagnostica e della terapia della neoplasia più diffusa nella popolazione femminile. Ne è emerso un quadro piemontese mediamente positivo, fatto di una rete territoriale coesa, in grado di rispondere alle esigenze di personalizzazione del percorso di cura delle pazienti, anche grazie a una sempre più consolidata ed essenziale interdisciplinarità tra i vari professionisti coinvolti. Esistono tuttavia ancora spazi di miglioramento in tutti i settori, che esigono una riflessione su allocazione delle risorse, organizzazione e coinvolgimento di tutti gli specialisti.”
I dati relativi al tumore al seno sono preoccupanti e, se è pur vero che, grazie a una diagnostica sempre più performante, si riescono ad anticipare i tempi di intervento, è altrettanto vero che si registra un costante incremento nell’incidenza della patologia: ad oggi, in Italia, sono 834.200 le donne viventi dopo una diagnosi di tumore al seno. Le diagnosi nel 2023 sono state oltre 55.000; un numero, secondo le previsioni, destinato ad aumentare dello 0,2% ogni anno nel prossimo ventennio. A questa patologia spetta ancora il primato di tumore più diffuso nel genere femminile, rappresentando circa un terzo delle malattie neoplastiche che colpiscono le donne. Confermati anche i dati sulla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi (88%).
La prevenzione ha avuto e avrà un ruolo essenziale nella riduzione della mortalità per il tumore al seno. Nell’arco temporale tra il 2007 e il 2019 sono stati evitati oltre 10.000 decessi correlati a questa malattia. Il Piemonte non fa eccezione: sono infatti circa 4.500 i nuovi casi annui e anche nella nostra regione si registra un aumento costante dell’insorgenza della malattia. Dal punto di vista degli interventi effettuati, nel 2023, in Piemonte ne sono stati eseguiti 4.747, oltre 300 casi in più rispetto alla media del periodo pre-COVID. Durante la pandemia COVID-19 (2020-2021), si è registrata una riduzione significativa degli interventi, con un calo del 10% a livello nazionale e del 16% in Piemonte. Tuttavia, la regione sta recuperando più velocemente gli interventi persi, con un exploit nel 2022: mentre in Italia sono stati recuperati 2.000 casi su 6.000 (33%), in Piemonte ne sono stati recuperati 750 su 1.000 (75%).
Quest’anno, il Convegno di Senologia si è concentrato su tre aspetti fondamentali della lotta contro il tumore al seno: diagnosi, contesto clinico e terapia. In tutti e tre gli ambiti è emersa con forza la necessità di un approccio terapeutico sempre più personalizzato, che consideri le specifiche caratteristiche del tumore e di ogni paziente. A partire dalla diagnostica, in cui gli investimenti in termini di innovazione tecnologica possono rappresentare un passo significativo nell’individuazione anticipata della patologia, consentendo un percorso di cure meno invasivo e qualitativamente più sostenibile per la donna. Il prof. Massimo Calabrese (IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova) ha infatti affrontato il tema dell’applicazione dell’intelligenza artificiale allo screening mammografico, che promette una riduzione significativa di costi e tempi di attesa, o l’utilizzo di tecniche diagnostiche avanzate, come la Tomosintesi e la Mammografia con Mezzo di Contrasto, che stanno trasformando l’approccio diagnostico e terapeutico del tumore al seno, offrendo una maggiore sensibilità rispetto alle metodiche tradizionali. Tali innovazioni stanno già progressivamente entrando a far parte della pratica clinica.
All’evento non ha voluto mancare, nonostante la contemporaneità della Giunta regionale, l’assessore Federico Riboldi, che ha portato i saluti del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Gianluca Vignale. Tra i partecipanti, Carlo Picco, Presidente Federsanità Anci Piemonte, e Franca Dall’Occo, DG dell’Asl TO3.