In ambito oncologico, i pazienti dell’ASL BI possono contare su un servizio in più: è nato un ambulatorio dedicato ai “Tumori Eredo-Familiari”, a cura di un’équipe multidisciplinare di professionisti. I tumori ereditari, che si sviluppano a partire da una predisposizione genetica, rappresentano circa il 10-15% di tutti i tumori. Individuare precocemente tale predisposizione ha un impatto cruciale sulla salute pubblica, poiché consente di attivare misure efficaci di prevenzione, come la chirurgia di riduzione del rischio e programmi di sorveglianza mirata, capaci di ridurre significativamente incidenza e mortalità.
Con un approccio centrato sulla persona e sulla prevenzione, l’ASL di Biella si prende cura non solo dei pazienti oncologici, ma anche dei loro familiari sani che, in presenza di alterazioni genetiche ereditarie, presentano un rischio aumentato di sviluppare la malattia.
Questa visione integrata si realizza attraverso un team multidisciplinare composto da oncologi, ginecologi, chirurghi, gastroenterologi, dermatologi, oculisti, urologi, radiologi, anatomo-patologi, psicologi e infermieri, tutti impegnati in un percorso di cura condiviso.

Da aprile 2025 è quindi attivo il nuovo Ambulatorio dei Tumori Eredo-Familiari, nato con un duplice obiettivo: valutare, in base alla storia familiare, l’opportunità di eseguire test genetici in soggetti sani e accompagnare nel percorso di presa in carico coloro che risultano portatori di mutazioni genetiche predisponenti.
La regia di queste attività è affidata al Centro Accoglienza Servizi (CAS), che opera all’interno della Struttura Complessa di Oncologia.
“Con l’istituzione di questo ambulatorio – ha dichiarato il Dott. Francesco Leone, Direttore del Dipartimento di Oncologia – “l’ASL BI consolida il suo impegno nel rafforzare le sinergie professionali e la cultura della prevenzione, guardando alla salute come a un bene collettivo e intergenerazionale”.

La Dott.ssa Laura Zavallone, oncologa referente dell’ambulatorio, afferma: “Pensiamo che l’apertura di questo ambulatorio rappresenti un’opportunità concreta per prenderci cura di soggetti sani ma a rischio, nei quali la diagnosi precoce può fare la differenza e, in molti casi, salvare la vita”.
Tra i protagonisti dell’iniziativa, la Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia, diretta dalla Dott.ssa Bianca Masturzo, svolge un ruolo strategico e proattivo. In particolare, indirizza le donne portatrici di mutazioni genetiche attraverso percorsi di consulenza personalizzata, prevenzione chirurgica e sorveglianza ginecologica avanzata: “Essere parte di questo progetto significa rispondere con competenza e sensibilità alle esigenze di salute delle donne, proteggendo non solo il loro presente, ma anche il loro futuro” – ha così dichiarato la Dott.ssa Masturzo.

Anche la Breast Unit dell’ASL BI contribuisce in modo determinante, come ha confermato il suo Responsabile, Dott. Massimiliano Bortolini: “la Breast Unit di Biella è parte integrante di questo progetto, che rappresenta un passo fondamentale verso una medicina sempre più personalizzata e preventiva, offrendo un percorso dedicato alla gestione dei pazienti con predisposizione genetica al tumore al seno”.